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Era la primavera del 2016 quando il progetto per il cd “Nova et vetera” si stava concretizzando: le prime composizioni erano scritte, il festival Basseurope a Praga incombeva e io non avevo un pianista. Non è cosa facile trovare un pianista: o sono persi fra Chopin e Liszt, sognando di fare i solisti, o hanno mille impegni.
Chi è che poi si mette a perdere tempo con un contrabbassista? Repertorio particolare e concerti pochi o nessuno...
Il nome di Mirea mi viene proposto da mia moglie, salvezza e fortuna della mia vita, parlandomi di una sua collega insegnante che aveva una figlia bravissima che stava facendo il diploma, quindi non poteva avere troppi progetti già in corso. Pareva pure che avesse piacere a suonare in duo, e non solo a eseguire studi trascendentali e concerti, grazie anche alla mamma pianista albanese, che crede sia importante per la formazione della figlia sapere accompagnare un altro strumento. Pensa un po’, che gente strana..
Così ci siamo conosciuti, e abbiamo iniziato a lavorare alla registrazione del cd, e poi ai concerti di presentazione, che finora ci hanno portato a suonare per gli amici della musica di Catania, di Gela, la società dei concerti di Noto e all’Eliodoro Sollima di Palermo, oltre che al festival biennale del contrabbasso a Praga nel 2016.