PROGETTO “TARDI T’AMAI”
Questo progetto nasce da una cena per una raccolta fondi. Interessato più alla cena e alla compagnia che alla raccolta fondi, il mio entusiasmo fu subito frenato quando, prima di cena, fu annunciata la visione di un video che raccontava l’esperienza per cui la raccolta fondi era destinata. Si trattava di una scuola in Uganda, in un luogo in cui arrivavano molte donne che scappavano dalla guerra con i loro figli. L’atteggiamento amorevole che accoglieva queste donne e i loro figli restituiva loro la dignità di persone, che riaccendeva la voglia di curarsi, di vivere, di collaborare per creare un ambiente buono e positivo. La gioia degli alunni di questa scuola e delle loro mamme mi rimase impressa, e nacque il desiderio di essere promotore di un’iniziativa che potesse essere di sostegno a questa impresa o di altre simili e di dedicare la mia passione e il mio lavoro alla creazione di qualcosa che fosse anche in grado di raccontare quale fosse l’origine di quel bene che si era sprigionato in Uganda.
L’incontro con Gesù Cristo di quell’infermiera, nella persona di Luigi Giussani, ma che potrebbe essere avvenuto con qualunque altro rappresentante di quella catena ininterrotta di incontri fecondi iniziati in un paesino chiamato Nazareth, era stato ed è ancora in grado di risvegliare un gusto per la propria e altrui esistenza che è testimoniato da un continuo fiorire di incontri gioiosi e orientati al bene.
Chiesi dunque ad un amico poeta di scrivere un testo in cui si potesse leggere in sovrapposizione la storia dell’infermiera e di alcuni passi biblici che potessero essere sottesi a quell’esperienza. Era in sostanza un progetto di musica sacra un po’ particolare. Ci siamo chiesti quale fosse il significato del termine “musica sacra”. Musica sacra è quella scritta su testi sacri, liturgici o biblici. Salmi, inni, cantici, preghiere e antifone sono state rivestite di suoni, nei secoli, per amplificare il messaggio che contenevano, aiutarlo ad entrare nei cuori per mezzo delle emozioni, per avvicinare gli uomini a Dio, e di conseguenza, ai fratelli.
Nel mondo in cui viviamo, poco capace di riflessione e spesso malato di un individualismo troppo piegato sulle esigenze materiali, i testi sacri risultano tuttavia distanti, estranei o confinati al momento liturgico, non in grado di fare breccia nel vissuto quotidiano e nelle scelte di vita.
Per questo ho coinvolto un gruppo di amici poeti e musicisti, per provare a fare incontrare testi sacri e esperienza, personale o comunitaria, attraverso parole poetiche da mettere in musica. La poesia permette di accostare situazioni e parole, lasciando spazio all’intuizione e alle risonanze interiori, la musica dilata e indirizza il valore semantico dei testi.
La produzione di questi lavori è finalizzata ad offrire uno spazio di riflessione, in concerti in cui al pubblico è offerta anche una guida alle situazioni generatrici dei testi e nel contempo è orientata ad essere raccolta in un album le cui vendite siano destinate alla raccolta fondi per progetti benefici.
Accanto a questi testi, è sembrato imprescindibile, nell’anniversario dantesco che ricorre quest’anno, comprendere la celebre preghiera a Maria di Dante, e l’antifona domenicana “Salve Regina”, negli Ottocento anni dalla morte del santo che ha generato una famiglia amica degli artisti
ARTISTI COINVOLTI
Nicola Malagugini
Nato nel 1977 a Rovigo, si è diplomato nel conservatorio della sua città nel 2001. E’stato primo contrabbasso dell’Orchestra Giovanile Italiana. Si è perfezionato con i Maestri Bocini, Petracchi, Milani, Klaus, Ettorre.
Ha collaborato con le Orchestre “I Pomeriggi Musicali di Milano”, Sinfonica di Roma, Haydn, Filarmonica della Scala e Maggio Musicale Fiorentino, Città Lirica e del Teatro Comunale di Bologna. Dal 2004 è Primo Contrabbasso del Teatro Massimo di Catania. Nel 2014 ha vinto il concorso di primo contrabbasso all’orchestra della Rai di Torino.
Forma un duo stabile dal 2016 con la pianista Mirea Zuccaro, con cui ha pubblicato un CD con musiche di A. Scontrino e altre dedicategli da autori siciliani, fra i quali Schittino, Musumeci, Serra, che sono raccolte in un cd dal titolo “Nova et Vetera”, per l’etichetta Da Vinci, e un secondo, intitolato “Fiori d’opera”, che contiene la prima registrazione dell’integrale delle fantasie d’opera di Scontrino, partendo dai manoscritti custoditi nella biblioteca del Conservatorio di Palermo e mai pubblicati.
Ha già curato l’edizione, con Da Vinci Publishing, di quattro lavori per contrabbasso e pianoforte di A. Scontrino e sta lavorando alla pubblicazione dei rimanenti manoscritti inediti dello stesso autore relativi al CD Fiori d’opera.
Ha fondato la prima orchestra amatoriale siciliana, intitolata a Vincenzo Scontrino, padre di Antonio, di cui è coordinatore artistico, ed è direttore artistico del festival Contrappunto, che si pone come obiettivo la valorizzazione dell’opera di Scontrino e di altri autori minori.
Mirea Zuccaro
Mirea Zuccaro, nata nel 1999, ha cominciato a studiare il pianoforte all’età di 4 con la madre. Si è diplomata a Palermo, col massimo dei voti, lode e menzione d'onore, nel 2017, sotto la guida della Prof.ssa Donatella Sollima. Ha studiato anche con Epifanio Comis e Violetta Egorova dell'Accademia Pianistica Siciliana, svolgendo master con pianisti quali Andaloro, Rattalino, Pizzarro, Perticaroli e ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali, quali Pedara, Lamezia Terme, Gioia del Colle, Padova, Crotone, Enna. Ha tenuto recital in Sicilia, Parigi e Vienna presso l’International Music Accademia ORPHEUS, ed è stata selezionata al Progetto GMC Giovani Musicisti del Conservatorio “V. Bellini” di Palermo, esibendosi in diversi concerti in provincia di Palermo, al Teatro Massimo di Palermo e con l’Orchestra Sinfonica V. Bellini al Teatro Politeama di Palermo e al Conservatorio V. Bellini di Palermo. Inoltre, ha suonato con l’Orchestra Sinfonica di Chernovtsky diretta da Yosyp Sozansk nel 2015. Dal 2016 continua a perfezionarsi con la Prof.ssa Nora Doallo in Svizzera.
Prosegue i suoi studi alla facoltà di medicina all’università di Catania
Maria Russo
Diplomatasi in pianoforte a Catania e in canto lirico a Torino, frequenta i Masterclass Internazionali alla Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo. Si perfeziona nel corso dei suoi studi con i Maestri: Fisichella, Mattiucci, Nickl, Moser, Caruso. Vincitrice di concorsi internazionali ( “Lorenzo Perosi” di Tortona; Concorso "Primo Palcoscenico” di Cesena, Concorso “Citta’ di Deiva Marina"; Concorso Internazionale “Vincenzo Bellini – Lions” di Catania, "Lirica sul Tevere").
Ha cantato in numerosi Teatri e quali il Teatro dell'Opera Baltica di Gdansk, il Teatro Nazionale dell'Opera di Helsinki, il Teatro "Coccia" di Novara, il Teatro "D. Alighieri" di Ravenna, il "Sociale" di Rovigo, il Teatro "V. Bellini" di Catania, Teatro "Nuovo" di Torino e ancora al "NotoMusicaFestival", al Festival "Back to Bach" di Torino, al Festival di Tagliacozzo, al "Marchesato Opera Festival" di Saluzzo, al Festival Strauss di Torino.
Ikser Mijares
Contrabbassista venezuelano, ha collaborato con diverse orchestre del suo paese, fino ad entrare nell’orchestra Sinfonica Simon Bolivar, fiore all’occhiello del Sistema Abreu. Inizia lo studio della composizione nell’Accademia Latinoamericana di composizione, sotto la guida del maestro Atehortua, per poi proseguire nel conservatorio S. Bolivar. Nel suo catalogo figurano brani per contrabbasso, poemi sinfonici, brani per archi, quartetto, sinfonie, musica da camera, che sono stati eseguiti in Venezuela, Mexico, Paraguay, Guatemala, Italia, Cina.
Luciano Maria Serra
Siciliano, alterna la sua attività di compositore a quella direttoriale e di pianista. È stato assistente di Gustavo Dudamel, Domingo Hindoyan e Marco Betta. I propri lavori sono stati eseguiti da artisti quali Edicson Ruiz, Veronika Eberle, Guido Rimonda, Nicola Malagugini, Andrea Lucchesini, il Quartetto di Cremona, nelle stagioni concertistiche del Teatro Massimo di Catania, del Virée Classique Festival di Montreal, del Viotti Festival di Vercelli, del Teatro Valli di Reggio Emilia, del Festival Internazionale di Musica di Mãrvao, dell'Associazione Musicale "Eliodoro Sollima" di Palermo, dell'Associazione Musicale Etnea, del Teatro Machiavelli di Catania, delle Orestiadi di Gibellina, dell'Associazione Siciliana Amici della Musica e pubblicati dalle edizioni "Da Vinci" di Osaka e "Kelidon" di Palermo.
Pietro Cagni
Pietro Cagni (Palermo, 1990) è dottorando presso l’Università di Catania, dove svolge attività di ricerca sulla "Commedia" di Dante. È uno dei fondatori del Centro di Poesia Contemporanea di Catania. Il suo primo volume di poesie, "Adesso è tornare sempre", ha vinto il XXX° Premio Laurentum a Roma ed è stato finalista al premio InediTO. Nel 2018 è stato ospite del festival internazionale Ars poetica a Bratislava (SK). Suoi inediti sono apparsi sull’Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea (Raffaelli) e in Luoghi dell’infinito. Collabora con riviste cartacee e online.
Pietro Russo
Pietro Russo è nato e vive a Catania. È docente di Lingua italiana agli stranieri presso il Cpia Catania 2 – Giarre. Collabora inoltre con la cattedra di Letteratura italiana contemporanea del Disum di Catania e con il CINUM (Centro di Informatica Umanistica dell’Università di Catania) il cui lavoro di ricerca è attualmente a supporto dell’’Edizione Nazionale delle Opere di Luigi Pirandello.
Si occupa di poesia (in particolare con studi su Sereni, Calvino, Pasolini, De Angelis).
Nel 2016 ha pubblicato A questa vertigine (Italic) che ha vinto il Premio Violani Landi – Opera prima nel 2017. Alcune sue poesie sono apparse su riviste italiane e straniere.
Salvatore Passantino
Salvatore Passantino, compositore e violinista siciliano classe 1992, si diploma in composizione con lode e menzione al Conservatorio “Scarlatti” di Palermo, sotto la guida di Fabio Correnti.
Il Teatro Massimo di Palermo gli commissiona l’opéra-minute “Haus”, su libretto di Fabrizio Lupo, rappresentata ad ottobre del 2016 e “Minuscolo” (2017), opera sperimentale destinata ai bambini in età prescolare, su libretto di Beatrice Monroy.
Riceve regolarmente commissioni da importanti teatri ed enti musicali, tra cui: l’associazione “Amici della Musica” di Palermo, che gli commissiona il quintetto “Il Tedeschino” (2017); la Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, per la quale compone il melologo “Ode to Freedom” (2019); la fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, che gli commissiona “Il Trionfo di Rosalia” (2019), opera composta a quattro mani con Fabio Correnti.
In occasione dell’inaugurazione del XX Festival “Pergolesi Spontini”, compone l’opera “Rispondimi, Bellezza”, su testi di Davide Rondoni. Nel 2021 compone su commissione della fondazione Teatro Coccia di Novara l’opera “Dormire, guarire forse” su libretto di Vincenzo De Vivo.
Massimiliano Mandorlo
Massimiliano Mandorlo è nato a Cattolica nel 1983. Ha esordito con Mareoltre (Alla chiara fonte 2009) seguito da Luce evento (Raffaelli 2012) e Nella pietra (Moretti & Vitali 2017, Premio Camposampiero). Collabora con le pagine culturali di vari quotidiani e riviste e ha tradotto alcuni poeti australiani per “Poesia” e “Nuovi Argomenti”. Si occupa di sviluppo delle collezioni presso la Biblioteca di Ateneo dell’Università Cattolica di Milano.
Mauricio Annunziata
Compositore e pianista argentino nato a Buenos Aires da genitori italiani. Studia con Lía Cimaglia Espinosa. Giovanissimo, tiene concerti come solista e con orchestra in tutta l'Argentina: Teatro Colón de Buenos Aires,Teatro Coliseo de Buenos Aires, Teatro Municipal de Rosario,Teatro Municipal de Bahía Blanca.
Trasferitosi con una borsa di studio in Italia nel 1990, ottenne diversi riconoscimenti nei concorsi di composizione quali il Masterprize EMI (Londra), Warner Bross (Giappone), Giovani Compositori (Bologna), F.Mompou (Spagna), Edizioni Boileau (Francia), ecc. Si perfeziona in pianoforte con Giovanni Nenna, in modo particolare nello studio interpretativo dell’opera di Isaac Albéniz.
Si laurea in Informatica all'Università di L'Aquila con la Tesi "Sistema Automatico per l’Analisi Musicale". Unisce le conoscenze di Informatica alla Musica e scrive il ciclo di Miti Argentini che raccoglie i titoli Pampa Milagrosa, Dones Divinos, Cielo Andino, Patagonia, Río Guaraní, Tierra del Fuego, Los Invisibles.
Mauricio Annunziata è il fondatore e direttore artistico dell'Orchestra Iberoamericana di Catalunya. Come Portavoce di Pace ed Integrazione dell'America Latina è invitato a tenere concerti al Palazzo di Governo di Catalunya, Casa América di Madrid, Casa América di Barcellona, Università di Barcellona, Teatro Sant Andreu, Auditorium E. Granados di Lérida, Auditorium di Barcelona, Cattedrale di Barcellona e Teatro Ateneo Barcelonés di cui nel 2005 gli è stata confidata la direzione artistica.
Mauricio Annunziata ha composto circa centocinquanta opere: Sinfonie, Concerti, Cantate, Opere Liriche, Musica da Camera, cicli per pianoforte.
Andrea Amici
Andrea Amici è un compositore italiano, nato a Roma nel 1972,diplomato in direzione d'orchestra e musica corale e direzione di coro. Parallelamente si è dedicato agli studi umanistici, laureandosi in lettere classiche. E’ docente di lettere.
La sua produzione musicale spazia dalla musica vocale per coro o per voci soliste con accompagnamento a quella sinfonico corale e per orchestra, dai brani per organo alla musica da camera.
Nella musica di Andrea Amici si fondono varie esperienze culturali, spesso anche extramusicali, soprattutto influenze letterarie, religiose e storiche che divengono la base per percorsi musicali sempre più imprevedibili nei quali confluiscono inconsapevolmente tutte le esperienze, la psicologia, le tecniche e la cultura, ogni aspetto insomma dell'essere umano e della sua ricchezza interiore, il tutto in una sintesi che trova la sua ragion d'essere nel mistero.
Particolare cura è data alle strutture armoniche, spesso basate su una forma di diatonismo libero sulla quale si innestano movenze melodiche che riaffiorano dalle passate epoche umanistiche o mutuate dalla natura del canto gregoriano.
Gran parte della musica di Andrea Amici è costituita in ultima analisi da una sorta di meditazione, espressa in musica spesso attraverso allegorie, su pensieri e tematiche che si inabissano nella profondità della religiosità cristiana o nella compenetrazione puramente umanistica del pensiero filosofico e letterario del passato.
Elena Ascoli
Suora domenicana. Si laurea nel 1972 in Lingua e letteratura italiana , con una tesi su Santa Caterina, considerata nella letteratura italiana fra i primi autori in lingua volgare. Più volte ha tenuto conferenze sulla sua figura. Per circa 18 anni ha insegnato nelle classi superiori della scuola della sua congregazione, l’istituto Saint Dominique, scuola internazionale di studi francesi. Nel 1990 ha cominciato a lavorare nella comunità toscana di Ganghereto, casa di preghiera e spiritualità domenicana, ove numerose sono state le possibilità di incontro sia con il mondo studentesco che della pastorale familiare; in questo luogo continua tuttora il suo impegno domenicano di predicazione ed incontri. Nel 1991 consegue la laurea in Pedagogia con indirizzo filosofia dell’educazione. Successivamente si è occupata anche della formazione degli insegnanti di religione per la Diocesi di Arezzo-Cortona. Nel 2001 le è stata conferita a Siena la Caterina d’oro. Ha pubblicato libri di spiritualità per EMP, su Santa Caterina per Paoline, di poesia per Bertoni.
COMPOSIZIONI
Canzone di Yosef, per mezzosoprano, contrabbasso e pianoforte 10’
Testo di Pietro Russo, musica di Ikser Mijares
La storia di Maria e Giuseppe è sovrapposta all’immagine, famosa qualche anno fa, di un profugo siriano che teneva il figlio piccolo dentro una valigia
Melopea, per mezzosoprano e contrabbasso
Testi di Pietro Cagni, musica di Luciano Maria Serra
Le parole e le immagini poetiche di Geremia e Osea sono riprese per descrivere le situazioni vissute da donne scappate dal Sud Sudan che si ritrovano intorno a una scuola cattolica e vedono rifiorire la loro umanità
Salve Regina, per mezzosoprano, contrabbasso e pianoforte
musica di Ikser Mijares
Vergine Madre, per mezzosoprano, contrabbasso e pianoforte 5’
Testo di Dante Alighieri, canto XXXIII del Paradiso
Musica di Salvatore Passantino
Più che un racconto, per mezzosoprano, contrabbasso e pianoforte 17’
Testo di Elena Ascoli
Musica di Andrea Amici
Il racconto delle impressioni e delle angosce del lockdown del 2020, diventa occasione per una riflessione sul loro senso metafisico, e dall’incontro col Cristo rinasce la speranza
Due poesie, per mezzosoprano, contrabbasso e pianoforte
Testi di Massimiliano Mandorlo
Musica di Mauricio Annunziata